L'annoso problema degli archetti sulle piste ciclabili
Pedala Martesana presenta istanza di rimozione degli archetti dalle piste ciclabili di Pozzuolo, Inzago e Bellinzago
Spesso, al fine supposto di preservare l’incolumità dei ciclisti, all’inizio e al termine delle piste ciclabili in sede protetta vengono posti dissuasori di varie tipologie, che costringono i ciclisti a rallentare, ma a volte rendono del tutto inutilizzabile l’infrastruttura da parte di alcuni utenti.
Pedala Martesana, nella veste di Ozzir Rizzo, su invito del delegato sociale CGIL Milano Est – Adda Martesana Maurizio Coppi (anche lui socio Pedala Martesana) ha incontrato ieri pomeriggio il geometra Sandro Antognetti, responsabile ufficio lavori pubblici, patrimonio e manutenzione del comune di Pozzuolo Martesana.
All’incontro ha partecipato anche Arndaldo De Salvatore, rappresentante di CRABA (Centro Regionale per l’Accessibilità e il Benessere Ambientale), un progetto promosso e sostenuto da LEDHA-Lega per i diritti delle persone con disabilità, Comune di Milano e Fondazione Cariplo.
Durante l’incontro è stata depositata una richiesta dettagliata, con foto, video e posizione dei dissuasori (archetti) che intralciano la viabilità lungo le ciclopedonali di Pozzuolo, Bellinzago ed Inzago.
Maurizio Coppi, che come delegato CGIL aveva rilevando le criticità e successivamente ha contattato l’amministrazione per fissare l’incontro, ha esposto con dovizia di particolari le problematiche di percorrenze di tali piste ciclabili e la richiesta è stata puntualmente recepita dal funzionario comunale, che ha inoltre compreso la sottolineatura sulla corretta realizzazione degli itinerari ciclabili, regolarmente normati, senza intralci di tipo trasversale lungo il loro percorso.
Pedala Martesana ha fatto presente che le piste ciclopedonali sono una risorsa per i territori, con possibilità di enormi vantaggi economici ed ambientali. Tali risorse quindi vanno valorizzate, rese fruibili e accessibili, e private di ostacoli di ogni genere.
Gli archetti infatti ostacolano il loro utilizzo non solo da parte delle handbike, ma anche da parte di cargo bike, tandem, tricicli, bici attrezzate con carrelli o borse laterali, e perfino da parte dei passeggini per bambini.
Pedala Martesana ha fatto presente di aver già sollecitato tutti i comuni della Martesana a un confronto sulle tematiche della mobilità dolce e di aver messo a disposizione gratuitamente una mappa interattiva con tutte le ciclabili del territorio.
Il geom. Antognetti, accetta volentieri le istanze dei presenti e si rende disponibile a un intervento immediato sui tratti di competenza dei comuni indicati, compresi i tratti campestri. Afferma però che sui tratti ad alta percorrenza sono di competenza della provincia, e per questi si richiede un intervento più articolato, che coinvolga Città Metropolitana in un tavolo tecnico sul tema, così come suggerito da LEDHA.
Arnaldo De Salvatore propone inoltre un nuovo incontro a metà novembre o comunque prima della fine dell’anno per una verifica sulla rimozione degli archetti.
Teniamo a sottolineare la disponibilità e la professionalità del geom. Antognetti nell’affrontare un progetto a lui già conosciuto, in quanto realizzato in collaborazione con l’unione dei comuni di Pozzuolo, Bellinzago, Trucazzano e Liscate.