Di me dicono che sono:
- Curioso
- Affidabile
- Empatico
- Attento agli altri
Sono un “Consigliere” o “Sostenitore” secondo la classificazione Myers-Briggs, che si dice la sia la personalità più rara.
I Sostenitori (INFJ) sono forse il tipo di personalità più raro di tutti, ma di certo lasciano il segno nel mondo. Idealisti e di saldi principi, non si accontentano di vivere alla leggera, ma vogliono distinguersi e fare la differenza. Per le personalità Sostenitore il successo non deriva dal denaro o dallo status sociale, ma dalla ricerca della realizzazione, dall‘aiutare gli altri e dalla lotta per portare il affermare il bene nel mondo.
Scoprire di essere un INFJ mi ha cambiato la vita. Ho fatto psicoterapia con più psicologi, ma mi sembra che nessuno mi abbia capito come chi descrive gli INFJ.
Noi INFJ sembriamo fare a pugni con il mondo frenetico del lavoro di oggi, che non lascia spazio alla riflessività.
Ascoltiamo molto, ma parliamo poco e sembra che non abbiamo niente da dire. È solo il fatto che siamo abituati a lasciare molto spazio agli altri e per farlo sacrifichiamo il nostro.
Ci sottovalutiamo. Dubitiamo di noi stessi e delle nostre capacità.
Non sappiamo “venderci”, ma sappiamo essere molto utili e vogliamo esserlo a tutti i costi. Se non posso cambiare il mondo with my own two hands, posso aiutare te a farlo!
Siamo superaffidabili.
Non reggiamo lo stress dei ritmi imposti dagli altri, ma siamo capaci di non mollare mai se teniamo all’obbiettivo.
In ripresa siamo dei diesel e consumiamo come dei benzina, ma alla meta ci arriviamo sempre, perché ne va del nostro orgoglio.
Abbiamo paura delle sfide, ma non possiamo fare senza: ci annoieremmo troppo.
E invece vogliamo sempre crescere. Vogliamo diventare la versione migliore di noi stessi.
Siamo visionari, creativi, abbiamo un sacco di idee. Pensiamo sempre a come aiutare gli altri, ma spesso questo non si traduce in azione perché quello che sanno fare le nostre mani e poco rispetto a quello che sa fare la nostra mente.
Per questo vogliamo coinvolgere altri nei nostri progetti, creare comunità. Vogliamo sostenere ed essere sostenuti.
Abbiamo immaginazione, siamo dei problem solver anche se a volte abbiamo insicuri delle nostre stesse intuizioni.
Siamo dei leader che però non stanno al comando, ma si confondono nel gruppo.
Non siamo prime punte, ma ottimi playmaker al servizio della squadra.