Ciclabile Treviso-Ostiglia asta principale del Green Tour del Veneto
Dal Grand Tour al Green Tour, Regione Veneto e Fiab mostrano l’importanza di un progetto ciclabile “olistico”
È arrivato pochi giorni fa il via libera definitivo dai comuni di Venezia, Spinea, Martellago, Scorzè e Trebaseleghe al progetto della ciclabile di 118 chilometri Treviso-Ostiglia.
Già da diversi anni si parla di questo interessante progetto che riutilizza in gran parte il sedime dell’ex ferrovia militare.
Pianeggiante, rettilinea e molto lunga, la ciclovia dovrebbe garantire un nuovo impulso al cicloturismo nella Regione Veneto, che già è la prima in Italia per fatturato nel settore turistico.
Il progetto prevede di realizzare 39,5 chilometri di pista ciclabile di cui 19 di nuova costruzione.
La nuova ciclabile sarà dotata di illuminazione a led, lungo il percorso sorgeranno punti ristoro attrezzati e due punti di ricarica rapida per e-bike.
Il costo totale dell’infrastruttura sarà di 216 milioni di euro e dei 27 che mancano per finirla, ne sono ora stati finanziati 21.
La presentazione di Green Tour – Verde in movimento
La ciclabile Treviglio-Ostiglia è un pezzo fondamentale della rete ciclabile veneta denomitata Green Tour, recentemente presentata da durante un webinar a cura di Fiab.
Antonio Dalla Venezia, già presidente FIAB ed esperto di cicloturismo, descrive il Green Tour non come semplice pista ciclabile, ma come “600 km di salute“.
È Elisa De Berti, Vice Presidente e Assessore a Affari legali – Lavori pubblici – Infrastrutture – Trasporti, a sottolineare che la ciclabile Trevisto-Ostiglia è una delle aste principali del Green Tour.
La ciclabile Treviso-Ostiglia
Regione Lombardia ha acquisito sedime e condiviso con territorio di Ostiglia il completamento, che avverrà entro il 2024.
La ciclabile attraversa 3 province mette in collegamento est-ovest del Nord Italia e interseca altre ciclabili che la rendono un importante collegamento territoriale.
La Vice Presidente De Berti ricorda che serve uno studio meditato sugli interventi privati (che si aspettano naturalmente un ritorno economico per i loro investimenti) per aumentare servizi e rendere ciclabili più appetibili.
Altro tema cardine sarà quello della manutenzione dell’infrastruttura, che spetta ai Comuni. Piste ciclabili non mantenute potrebbero essere un boomerang per il territorio e un investimento sprecato.
Secondo la Vice Presidente, gli enti che non fanno manutenzione dovrebbero essere tenuti a restituire i finanziamenti come avviene in Svizzera.
L’iter burocratico è ancora lungo e il prossimo passo sarà quello di mandare in Consiglio Regionale l’approvazione del piano entro un anno.
Green Tour: Cicloturismo è salute
Enrico Specchio, Responsabile progetto strategico regionale Green Tour – Verde in movimento, afferma che uno dei pilastri sui quali si fonda il progetto è quello della salute. L’attenzione posta a questo tema “connota e differenzia il progetto da altri a livelli nazionale”.
Una corretta attività fisica aiuta a combattere l’insorgere di alcune malattie invalidanti e questo si trasforma in un risparmio sui costi ospedalieri che incidono per il 70% sui costi della sanità regionale.
Ai ristoratori interessati dal progetto, è stato proposto di inserire un Menu Green Tour per la salute da affiancare ai loro menu tradizionali.
Oltre a stringere alleanze con gli esercenti (agriturismi, bike hotel, ristoranti…) Green Tour è partner di attività legate alla promozione di uno stile di vita salutare.
E a questo proposito, sono stati presi accordi con le scuole per portare nelle classi l’insegnamento dell’attività fisica e della corretta alimentazione.
La nascita del progetto Green Tour
Corrado Marastoni, Presidente di Fiab Verona e docente dell’Università di Padova, ha presentato nel dettaglio il progetto nato nel 2018, con l’obbiettivo di delocalizzare e destagionalizzare il turismo in Veneto.
Green Tour è costituito da un anello principale di 450 km, percorribile in 8 tappe giornaliere.
- Il Sile (Treviso – Jesolo, 53 km)
- La Laguna Veneta (Jesolo – Chioggia, 57 km)
- La Via delle Valli (Chioggia – Adria, 84 km)
- Il Po Veneto Centrale (Adria – Occhiobello, 59 km)
- Il Po Veneto Occidentale (Occhiobello – Ostiglia, 48 km)
- Ciclabile Treviglio-Ostiglia bassa (Ostiglia – Cologna Veneta, 57 km)
- Ciclabile Treviglio-Ostiglia media (Cologna Veneta – Piazzola sul Brenta, 66 km)
- Ciclabile Treviglio-Ostiglia alta (Piazzola sul Brenta – Treviso, 47 km)
L’anello è innervato da molti altri itinerari ciclabili, tra i quali la Ciclovia del Sole e AIDA (Alta Italia da Attraversare) e tocca diversi fiumi non solo Veneti tra i quali, per citare solo i maggiori, Adige, Piave, Mincio e Po.
Green Tour recepisce percorsi tabellati dalla regione (la REV, Rete Escursionistica Veneta). E i percorsi sono stati scelti perché fossero sicuri e adatti a tutti. Non sempre in sede propria, ma comunque dal traffico molto basso.
I percorsi ciclabili sono in parte asfaltati e in parte sterrati di qualità ottima. Perché “a volte uscendo da asfalto si scoprono meraviglie”.
Mappa cartacea e mappa interattiva
Particolarmente studiata è l’interazione tra mappa cartacea e sito dal quale è scaricabile.
Sul sito, sotto la tab percorsi, ci sono mappe editabili.
Sulla mappa cartacea, viceversa, ci sono Qr-code con i quali si può accedere direttamente alla pagina del percorso specifico, con descrizioni, le relative indicazioni e fotografie.
Altra pregevole iniziativa che sta accompagnando la nascita di Green Tour è il recupero, lungo i percorsi, di appezzamenti di terreno per la piantumazione di alberi, secondo un progetto chiamato “Bosco Clorofilla”.
Regione Veneto e Fiab hanno fatto centro con un progetto ciclabile che non è solo costruzione di un’infrastruttura, ma ha dietro un’idea di territorio e di benessere diffuso.