Come scegliere una bici bambino... vera
Questa non è una bici, è un giocattolo!
È importante che tu capisca perché.
Qualche giorno fa mi sono imbattuto in una interessante discussione su LinkedIn.
Iniziava con l’immagina di una bici bambino e la scritta “Ceci n’est pas une vélo” . Un omaggio alla famosa opera di Magritte “Ceci n’est pas une pipe”
La denuncia era più o meno questa:
Questa è senza dubbio la più grande sconfitta del “sistema bicicletta” degli ultimi 50 anni: aver fatto delle bici una “cosa che ci portiamo al parco” dopo averla caricata nel bagagliaio dell’auto.
Le biciclette per bambini più pesanti sul mercato possono pesare fino a 10 kg. Quasi il peso del bambino che la usa.
Immagina di pedalare su una bicicletta per adulti che pesi quanto te. Come sarebbe?
Si tratta quasi sempre di bici spesso dotate di freni in plastica, poco regolabili e quindi poco adattabili alle esigenze del bambino.
E possono rivelarsi anche poco sicure, soprattutto in condizioni di utilizzo da parte di bambini, con pezzi che si deformano rendendo o addirittura cedono improvvisamente.
Le bici bambino nei negozi di biciclette
Nei negozi specializzati, la gamma di bici per bambini è stranamente e completamente sottorappresentata (quando non è semplicemente assente).
Anche la pianificazione (e la strategia di comunicazione) delle infrastrutture ciclabili molto spesso ignora i mini-ciclisti e il tema dell’accessibilità in bici alle scuole.
Non a caso, pochissimi bambini vanno a scuola in bicicletta, contro il 76% degli studenti delle scuole secondarie olandesi (facendo in media 5,9 km a spostamento).
Nel nostro Paese, il 47% viene accompagnato a scuola in auto o in moto, ma il 50% preferirebbe camminare, andare in bicicletta o usare un monopattino.
Il 3 giugno si celebrerà la giornata mondiale della bicicletta. Possiamo celebrare la speranza che qualcosa cambi?
Se si dà ai bambini una scelta, c’è un plebiscito a favore della bici.
Certo, non su una bici-Barbie/Unicorno di oltre 9 kg!
Quindi bikers e pure-player del settore bici, vogliamo dare una chance ai nostri bambini?
Il prezzo di una vera bici bambino
Il problema esiste, ma forse non perché i negozi di biciclette non vogliono venderle.
Ma piuttosto perché pochissime persone sono disposte ad acquistare una bici per bambini adattata per peso, dimensioni, geometria e attrezzatura al prezzo a cui la offrono i produttori.
La grande distribuzione e le sue “bici da unicorno” a 70€ hanno fatto dimenticare il vero prezzo di una vera bici per bambini, che è di diverse centinaia di euro.
Per “fare un ciclista” (e per me ciclista non è un atleta, ma semplicemente qualcuno che usa la bici) è meglio iniziare dai più piccoli. Ma i negozianti sanno quanti sono i clienti che se ne vanno anche solo dopo aver letto il prezzo di una bici da bambino.

Bici bambino decathlon
Giocattolo o strumento educativo?
Ma la bici è uno strumento educativo, che può passare da bambino a bambino. Soprattutto se è una bici di qualità. E questo permette di ammortizzarne il costo.
Più che una questione di prezzo, sembra però la concezione che si ha della bicicletta.
Se si considera la bicicletta un oggetto per il tempo libero, che non si usa al posto dell’auto, ma che casomai si trasporta in auto fino al luogo del suo utilizzo, la bici-unicorno o la bici-Barbie vanno benone.
Ma se si considera la bicicletta come un mezzo di trasporto, alternativo all’auto (con la quale si può anche giocare e divertirsi, eh!), allora le cose cambiano.
Anche perché la scusa che spesso si usa per il possesso di una o due auto per famiglia è “ne farei a meno ma come faccio con i bambini?”
Le bici cargo forniscono una soluzione, ma in modo parziale perché sono molto costose (quelle sì) e non sono le più adatte alle esigenze dei bambini.
Il ruolo delle infrastrutture ciclabili
C’è poi un problema di sicurezza e di infrastrutture, che per molti è più determinante nella scelta di quello del prezzo della bici per bambino.
Un’auto costa notevolmente di più di qualsiasi bicicletta, ma crediamo che sia necessario possederne almeno una. E crediamo spesso erroneamente che sia più veloce e più comoda.
Ma è indubbio che a bordo di una macchina ci sentiamo più sicuri che a pedalare su ciclabili spesso pericolose che si riducono a pochi centimetri di asfalto tra il marciapiede (quando non coincidono con il marciapiede!) e le auto.
Per non parlare del problema dei furti e della mancanza di posteggi sicuri.
Lo sviluppo di infrastrutture per la ciclabilità sicura dovrebbe essere PRIORITARIO sulle strade scolastiche, che in pochi anni sono diventate un grosso problema che si autoalimenta:
→ la strada non è sicura per la mobilità sostenibile attiva,
→ → quindi porto i miei figli in macchina,
→ → → quindi la strada è ancora meno sicura.
Il ruolo dei genitori
Purtroppo spesso accompagnare i bambini in bicicletta, vuol dire compiere una gincana e stare al loro fianco per ricordargli di fare…
- attenzione al tombino!
- attenzione al marciapiede!
- attenzione alla porta dell’auto che si apre!
- attenzione all’incrocio!
- attenzione alla buca!
- attenzione che qui finisce la pista ciclabile!
Molti non hanno il coraggio di farlo.
Poi ci sono sicuramente i genitori chioccia che hanno paura che il bambino in bici prenda freddo o ci metta troppo tempo.
E allora va benissimo la bici-unicorno da portare al parchetto o da usare senza uscire dal cortile di casa…
Forse le cose stanno cambiando, ma forse dipende da un mio bias visto che frequento molti ciclisti.
Noto però che i genitori (in particolare se dediti al cicloturismo) iniziano a essere sensibili al tema e per i loro figli comprano delle bellissime bici gravel.
Quando ha imparato a pedalare, i nonni hanno tenuto a regalare a mia figlia una bici Decathlon. Non era proprio una bici giocattolo, ma di sicuro non era di grande qualità.
Poi le ho comprato un mountain bike di discreto livello. L’ho presa usata perché i figli crescono in fretta e non vorrei ripetere l’esborso troppo di frequente. Al prezzo di una bici giocattolo nuova, si può trovare una bici usata, ma “vera”.
Se i giri un po’ più lunghi che abbiamo fatto dovessero ripetersi, potrebbe essere il caso di fare un acquisto serio.
Con la mountain bike lei si trova bene, anche se trova scomoda l’impugnatura e le leve dei freni un po’ distanti.
Qualche consiglio
Che abbiano ragione quelli che suggeriscono bici made in Germany, pesanti anche loro ma molto robuste, e con contropedale (perché i bambini frenano più facilmente con i piedi che con le mani)?
In ogni caso, spetta anche ai genitori dare l’esempio. Se i nostri figli ci vedono fin da piccoli utilizzare le nostre biciclette come mezzo di trasporto, vorranno fare lo stesso!
Certo, devono essere equipaggiati adeguatamente!
Si può iniziare con le bici senza pedali (o balance bike) poi chiedere consiglio per prodotti di qualità, senza fronzoli ma con componenti solide. Anche di seconda mano se non ci si può permettere una bici nuova!
Grazie per aver letto fino a qui. Ora sensibilizza un genitore alla mobilità sostenibile attiva e giragli questo articolo!
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Condivido le tue osservazioni sulle biciclette per bimbi e anche in questo caso ciò che decide tutto è qualcosa sopra di noi cge si chiama Mercati