Cosa fare se la tua azienda non vuole i parcheggi bici
Sai come convincere i tuoi superiori che i parcheggi bici sono un’opportunità?
Nei giorni scorsi ho ricevuto la mail di una lettrice di bikeforgood.it che chiedeva consiglio per risolvere un problema che ha con la propria azienda.
Lavora in un’azienda con oltre 300 dipendenti, che si rifiuta di fornire parcheggi interni per le biciclette a causa della supposta pericolosità della rampa di accesso.
È sempre difficile parlare con chi non vuole ascoltare e naturalmente i lavoratori non hanno a disposizione mezzi coercitivi per attuare un banale investimento come quello di una rastrelliera e fornire così parcheggi bici sicuri per i propri dipendenti e collaboratori.
In ogni caso, se anche tu ti trovi in una situazione simile, ci sono un paio di strategie che puoi mettere in atto.
1. Il mobility manager
Le aziende sopra i 100 dipendenti localizzate in un Comune capoluogo di Regione o di Provincia, in un Comune di una Città metropolitana o con più di 50.000 abitanti sono tenute per legge a nominare un mobility manager.
Devi innanzitutto scoprire chi sia, perché molto spesso i lavoratori non sono messi a conoscenza della persona individuata per occuparsi delle tematiche degli spostamenti casa-lavoro. (Questo già la dice lunga sull’attenzione che molte aziende danno alle esigenze di spostamento dei propri lavoratori).
Poi puoi provare a contattarla personalmente e cercare di sensibilizzarla sui problemi che deve affrontare chi usa la bici per raggiungere il lavoro.
Falle leggere (o leggi per lei) questo nostro articolo!
2. Proporre un incontro agli amministratori dell’azienda
Se nell’azienda ci sono le RSU, le rappresentanze sindacali, queste potrebbero portare il tema in un incontro con l’Amministrazione del personale, se non l’Amministratore Delegato. Nell’incontro si farà leva sulle questioni di salute e di performance ricordando che, secondo gli studi, i lavoratori che arrivano facendo attività fisica si ammalano di meno, quindi fanno meno assenze, e sono più concentrati e produttivi durante tutto l’arco della giornata.
Qualsiasi scelta che incentivi l’uso di mezzi alternativi all’auto giova all’immagine dell’azienda, e incentivare l’uso della bicicletta è un regalo che l’azienda fa ai lavoratori dimostrando che tiene al loro benessere, ma è un regalo che fa indirettamente anche a se stessa.
La prima cosa dalla quale partire è proprio offrire parcheggi sicuri a chi arriva sul luogo di lavoro in bici, perché, insieme alla paura di incidenti, quella del furto della bici sono i principali ostacoli al diffondersi della mobilità ciclistica.
Senza contare che la spesa da sostenere per la realizzazione un posteggio bici è di molto inferiore a quella di un posto auto.
L’esempio dell’ASST Melegnano e Martesana
Con Pedala Martesana è questo l’iter che abbiamo seguito.
Il nostro tesoriere è anche RSU della locale Azienda Sanitaria e ha promosso un incontro con le Direzioni dell’ASST per creare parcheggi bici, al quale ho partecipato per sottolineare l’importanza di sostenere i lavoratori che scelgono il bike to work.
Lui stesso si è anche interessato di individuare e proporre i luoghi più adatti a ospitare le rastrelliere.
Per fortuna, il Direttore Generale si è dimostrato una persona attenta al tema della mobilità e ha riconosciuto che un’azienda che si occupa di salute e benessere doveva cogliere l’opportunità di ribadire la propria missione promuovendo l’uso della bicicletta.
Spero che questo articolo ti possa essere utile, nel caso anche tu sia dedito al bike to work e ti scontri con il problema della carenza di parcheggi bici sicuri presso la tua azienda.
E una volta convinta la tua azienda a interessarsi, ci siamo noi di Bike for Good a instradarla sulle giuste scelte da compiere.