Greenway Voghera-Varzi. Racconto di una gita in famiglia
Una ciclabile per tutti, semplice, fiorita e green
Settimana scorsa con i nostri bimbi di 8 e 6 anni, abbiamo percorso la Greenway Voghera-Varzi.
Non conoscevo l’esistenza di questa ciclovia, inaugurata nel 2021, fino a che non ho visto un post sul profilo Instagram dei Cicloscappatori.
L’abbiamo percorsa al contrario, da Varzi a Voghera per avere la pendenza a favore e non stancare Elena e soprattutto la mamma!
In questo modo, i 35 km che la costituiscono si percorrono in scioltezza, anche con bambini al seguito.
Lascia che ti racconti i pregi della Greenway Voghera-Varzi, le cose da vedere e qualche consiglio utile per organizzare la gita in bicicletta.
Partenza da Varzi
Dopo aver passato una notte a Bobbio, con breve visita della città e qualche gioco sulla spiaggia sul Trebbia, abbiamo valicato il passo Penice con il nostro bestione di 7 metri e passa.
Parcheggiato il camper a Varzi, eravamo pronti a partire prima delle 10.
La Greenway Voghera-Varzi è lunga come detto circa 35 km ed è completamente asfaltata.
Come tanti itinerari ciclabili, è il risultato della trasformazione di un’antica ferrovia e in alcuni punti si possono ancora intravedere i binari.

Segni dell’antica ferrovia, ora sede della Greenway Voghera-Varzi
Impossibile perdersi. La pista ciclabile si interrompe di rado solo in prossimità di alcuni dei piccoli borghi che lambisce.
L’unico punto in cui prestare un minimo di attenzione è l’attraversamento di Salice Terme, in cui il percorso conduce sul ponte che supera il torrente Staffora.
Entrati in paese, bisogna cercare la svolta a destra per proseguire lungo il percorso ciclabile.
Oltre a Salice Terme, il percorso tocca Bagnaria, Ponte Nizza, Cecima, Godiasco, Rivanazzano, Retorbido e Codevilla.
Il borgo di Varzi e la Torre delle Strie
Prima di partire vale sicuramente la pena fare una passeggiata per Varzi, entrato nell’elenco dei borghi più belli di Italia.
A Varzi potrete ammirare le stradine con i vecchi portici e il castello Malaspina con la Torre delle Strie (streghe).
La torre ha sempre avuto la funzione di prigione e durante l’inquisizione ha “ospitato” alcune donne accusate di stregoneria che sono state poi bruciate vive in piazza.
Poco dopo la partenza, l’unico piccolo intoppo sul percorso.
La strada è chiusa per lavori. L’accesso è comunque possibile e appare del tutto sicuro, se non per il fatto che esiste una barriera all’inizio di un ponte che è possibile aggirare scendendo di sella.

Lavori in corso sulla Greenway a Varzi
La parte appenninica della Greenway: da Varzi a Salice Terme
Pedalando a primavera, come abbiamo fatto noi, si attraversano prati fioriti e boschetti.
Per la maggior parte però, la vegetazione è bassa e l’ombra, soprattutto nella seconda parte più pianeggiante, non è molta. Immagino possa essere molto caldo d’estate.
Fortunatamente, se nella parte alta della Greenway non ho notato molte fontanelle, più in basso ce ne sono diverse all’ingresso degli abitati.
I primi chilometri scorrono veloci al ritmo della colonna sonora intonata dai bimbi, che è composta per la maggior parte di canzoni tratte dall’ultima edizione del Festival di Sanremo.
Non sono molto soddisfatto della scelta musicale, ma sono contento che si stiano godendo la pedalata spensierati.
Ci fermiamo a dare da mangiare a una pecora. Vediamo una bici appesa a un albero.

Una pecora lungo la Greenway

Una bici appesa a un albero
Abbandoniamo le biciclette per sgranchirci in un bel parchetto di Godiasco.
Ce ne sono diversi lungo la Greenway Voghera-Varzi. I parco giochi da un lato sono una tentazione per i bambini, dall’altra offrono a loro e anche a noi genitori un momento di distrazione.
La parte in pianura: da Salice Terme a Voghera
A Salice Terme ci fermiamo per il pranzo nel grande pratone del parco comunale, infastiditi da una gazza sfacciata che continuava ad avvicinarsi per addentare i nostri panini e ha dato qualche beccata anche al sacchetto dei vestiti.
Dopo Salice, in pianura, invece di prati e boschetti predominano i campi agricoli e i fabbricati.
L’ingresso a Voghera mi sorprende: mi aspettavo un brusco confronto con il traffico cittadino, non una ciclabile lontana dalla strada e completamente circondata tra gli alberi.
Attraversiamo la città passando dal Duomo, la Collegiata di San Lorenzo Martire, e arriviamo fino al possente e ben conservato castello Visconteo.
Mentre i bimbi si godono un meritato gelato, io risalgo in autobus fino a Varzi per recuperare il Camper.
L’autobus che ripercorre la valle è il 151 e ferma anche vicino al castello Visconteo.
Il costo è di 4 euro tramite l’app Autoguidovie oppure 5,50 euro se acquistato direttamente a bordo. In meno di un’ora si arriva a Varzi e in un’altra mezz’ora o poco più si è di nuovo a Voghera.
Per concludere le ultime tre parole sulla Greenway Voghera-Varzi:
- semplice,
- fiorita,
- green 😉
Iscriviti alla newsletter o seguici su Instagram per altri racconti di gite in bici!