I numeri della bikeconomy. Come la bici valorizza il territorio
Come si valorizza un territorio con il cicloturismo?
Questa è la domanda fondamentale a cui ha tentato di rispondere una trilogia di seminari organizzati da Formont, agenzia piemontese per la formazione professionale.
I seminari sono stati realizzati con il contributo della Camera di Commercio di Torino e di Gal Valli del Canavese.
Ho scomposto per te i loro insegnamenti in 5 articoli ai quali puoi accedere dal menu qui sotto.
Sono una ricca fonte di informazione per quanti vogliono lavorare con i cicloturisti e guadagnare grazie al trend del cicloturismo.
I numeri della bikeconomy.
Tendenze del mercato del cicloturismo. Cosa vogliono i clienti?
Cicloturisti: chi sono e come farseli amici
Come si crea un’offerta turistica bike friendly
Come si pianifica un percorso ciclabile?
Il primo appuntamento, oltre ad Alberto Conte di Movimento Lento, ha visto come ospite Gianluca Santilli, avvocato esperto di bikeconomy e autore del libro Bikeconomy. Viaggio nel mondo che pedala.
Questa è la registrazione integrale del seminario, mentre più sotto trovi un riassunto delle cose più interessanti di cui ha parlato Gianluca Santilli.
Santilli ha snocciolato i numeri della sua ricerca e alcune interessanti osservazioni.
Il cicloturismo fattura 50 miliardi in Europa, dei quali 20 miliardi in Germania e 5 in Italia.
Santilli è quasi sconcertato dal fatto che la Germania possa avere un fatturato più alto di quello italiano, ma il motivo sta nel fatto che la Germania ha creato le strutture, ha investito in comunicazione, in servizi e nella sicurezza.
La sostenibilità a portata di pedale
La sostenibilità è ormai un mantra, ma sta diventando difficile capire cosa sia. Se si sceglie di raggiungerla attraverso la bicicletta non si può sbagliare.
In Italiano mancano innanzitutto formatori capaci che insegnino a sfruttarla a dovere. Nella bikeconomy, ci sono ormai flussi finanziari importanti, ma manca competenza per “scaricarli a terra”.
Se è vero che esistono vari tipi di turismo, sempre più particolari, è anche vero che il cicloturismo va nella direzione di quello che chiede al gente in questo momento: un turismo attivo, esperienziale e conoscenza.
La bici, dice Santilli con un gioco di parola, non è lenta ma una lente che fa vedere meglio territorio. Quando si pedala si diventa il territorio.
Secondo una ricerca citata da Santilli
- 1 persona su 3 non tollera traffico, ma non fa più di 5 km al giorno
- 1 persona su 2 ritiene inquinamento atmosferico un problema serio
- 1 su 3 è preoccupata dall’inquinamento acustico
- 1 su 4 in Europa userebbe bici come mezzo di spostamento.
Come a dire che le persone sono pronte al cambiamento, ma vanno trovati i modi per facilitare questa svolta sostenibile.
Benefici sociali e ambientali del cicloturismo
La rigenerazione di città e territori avviene grazie alla bici perché è un mezzo che produce:
- maggiore benessere e qualità della vita
- aumento dei residenti
- tutela dell’ambiente
- riduzione degli spostamenti inutili
- sviluppo di nuovi servizi
- creazione di spazi per la collettività
- creazione di occasioni di incontro e stimoli culturali
- integrazione sociale
- prevenzione di fragilità e disagio sociale
- sicurezza
La bici può realizzare la città dei 15 minuti di cui la Sindaca di Parigi Anne Hidalgo si è fatta paladina. L’uso della bicicletta può dare uno stop ai distretti commerciali e promuovere i servizi di prossimità.
La bici e la bikeconomy connettono vari settori dell’economia sostenibile: chi fa cicloturismo, migliora la sua salute (sanità), fa del bene all’ambiente (ecologia), usa la tecnologia, le infrastrutture leggere, soggiorna in alberghi o case vacanze e mangia nei ristoranti locali.
Cicloturismo, macchina da soldi… buona
Il ciclista spende di più, è più libero di entrare nei negozi, rivitalizza economia locale, fa risparmiare in spesa sanitaria e sulle esternalità dovute al traffico e agli incidenti.
Gli Investimenti poi rientrano in pochissimo tempo.
L’incremento medio del fatturato dei negozi è del 24%.
A Bormio, meta sciistica d’eccellenza, il turismo estivo ha superato quello invernale grazie alla bici, mentre prima c’era molta resistenza perché si facevano un sacco di soldi con gli sciatori che si spostano in auto.
I cittadini europei fanno 2,3 miliardi di escursioni turistiche giornaliere e 20,4 milioni di viaggi (con pernottamento).
I 4,7 miliardi dei ricavi dal cicloturismo (5,6% dell’impatto dell’intera sfera turistica) dipendono per quasi 3 miliardi dalla spesa effettuata dagli stranieri, che sono il 61% stranieri. Solo il 39% del totale sono italiani.
Per quanto riguarda gli Italiani, sono 5 milioni quelli che fanno uso della bici durante le loro vacanze (17% del totale).
Altri dati da considerare riguardano il fatto che il turista in bici spende mediamente 80 euro al giorno, chi va in auto poco più di 50.
I cicloturisti stranieri sono disposti a spendere il 30% in più per pedalare in Italia. Chissà che business ci sarebbe se ci fossero reali servizi adeguati?
Il cicloturismo crea lavoro per i giovani anche nelle zone rurali, mettendo così un freno al depopolamento e alla migrazione vero le città.
Applicando la spesa per km di infrastruttura del Trentino in Italia ci sarebbe un fatturato 5 volte superiore. In alcune regioni addirittura 8 volte.
La road map per preparare il territorio
È essenziale però che l’offerta cicloturistica copra un territorio abbastanza ampio, per permettere un viaggio in bici.
Quali sono quindi le mosse che i territori devono intraprendere per iniziare a ottenere tutti questi benefici e la loro rigenerazione?
Gianluca Santilli elenca queste indicazioni:
- Coordinamento
- Monitoraggio costante del turismo in bicicletta
- Analisi del territorio
- Mappatura dei percorsi e realizzazione di nuovi percorsi mirati
- Censimento delle strutture ricettive e dei servizi
- Riconversione degli asset per il cicloturismo
- Masterplan dei percorsi e segnaletica
- Azioni per gli stakeholder locali
- Comunicazione e marketing
- Realizzazione di un app personalizzata per i percorsi e l’economia circolare
- Linee guida e supporto per materiali on-line e off-line
- Press tour e rapporti con la stampa per la promozione della destinazione
Per la comunicazione, suggerisce Santilli, andrebbe stanziato il 20-25% del budget.
Se sei proprietario di un piccolo albergo o di una casa vacanze e vuoi attirare questo tipo di turisti contattami per sapere se e come posso aiutarti.