Lago di Garda ciclabile: 500 km di percorsi per il cicloturismo
Tra lago di Garda e Verona, immersi tra vigneti e antichi borghi si stendono piste ciclabili e parchi cicloturistici nei quali ogni cicloturista dovrebbe pedalare.
Fabio Boeti ci porta alla scoperta delle piste ciclabili intorno al lago di Garda e dei parchi cicloturistici nati di recente nella provincia di Verona: Terre del Custoza, Valpolicella e Cammino del Bardolino.
Abbiamo già avuto modo di conoscere e intervistare Fabio Boeti qualche tempo fa, ma oggi e andiamo a conoscere il territorio del lago di Garda e di Verona, territorio che lui conosce bene perché organizza tour in quella zona. Ci racconterà come è strutturato il territorio, che piste ciclabili si possono percorrere e che cosa si può vedere lungo questi percorsi.
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Nell’articolo toccheremo questi argomenti:
- La dorsale ciclabile Eurovelo 7
- L’anello ciclabile intorno al lago di Garda (Garda by bike)
- A che punto è il progetto dell’anello ciclabile del lago di Garda
- La ciclabile sospesa di Limone del Garda
- Le 3 principali piste ciclabili tra lago di Garda e Verona
- I parchi cicloturistici del veronese
- Cartelli dei percorsi cicloturistici nella regione Veneto
- Come si crea un percorso cicloturistico
- Il parco cicloturistico delle Terre del Custoza
- Il parco cicloturistico della Valpolicella
- Il cammino del Bardolino
- Cicloturismo per tutti i gusti intorno al lago di Garda
La dorsale ciclabile Eurovelo 7
Fabio Boeti – La zona tra il lago di Garda e Verona si è organizzata con la realizzazione di itinerari cicloturistici, piste ciclabili ma anche parchi cicloturistici, che permettono la scoperta del territorio a 360 gradi. Questi percorsi permettono di immergersi in contesti totalmente rurali e sono perfetti per un turismo lento ed esperienziale.
Nella zona del lago di Garda, la regione Veneto e la provincia di Verona hanno sfruttato la dorsale della famosa ciclabile dell’Eurovelo 7, come sono chiamati i 7400 km che partono da Capo Nord e attraversano vari Paesi d’Europa fino ad arrivare a Malta. Nella provincia di Verona questo grande percorso ciclabile europeo insiste sulla Ciclopista del Sole che dal Brennero scende fino a Verona.
Per questa ciclabile recupera in parte una vecchia linea ferroviaria e costeggia il fiume Adige toccando Bolzano, Trento, Rovereto e arrivando poi fino a Rivoli Veronese, da dove è possibile raggiungere da una parte il lago di Garda e dall’altra proseguire verso Verona.
L’anello ciclabile intorno al lago di Garda (Garda by bike)
Questo tratto ciclabile rappresenta, come dicevamo, una dorsale dalla quale fare partire i progetti futuri come quella che sarà la ciclabile vera e propria intorno al lago di Garda.
Tutti quanti in questi 2-3 anni abbiamo letto articoli e abbiamo visto foto della famosa ciclabile sospesa nella zona di Limone, ma in realtà il vero anello di 140 km è in fase di realizzazione e si chiamerà Garda by bike. È una grossa opera che permetterà in futuro di intercettare i grossi flussi turistici di cicloviaggiatori, sia di persone che usano la bici per un turismo esperienziale anche solo per un giorno.
A che punto è il progetto dell’anello ciclabile del lago di Garda
BfG – Fabio, adesso che a che punto siamo con quel progetto? Si è parlato molto di quel pezzo di ciclabile sospesa perché è spettacolare, ma c’è stata anche qualche critica perché l’intervento non è il massimo della sostenibilità e molti di quelli che l’hanno fatto si sono trovati a pedalare per un piccolo tratto in cui entrare e uscire con la bicicletta è complicato e sono rimasti abbastanza delusi.
– Il progetto complessivo è in fase di lavorazione, sulla sponda veronese stanno ultimando il collegamento. Tutta la sponda veronese, in linea di massima è già collegata, c’è da capire invece dove si passerà nella parte sud (Desenzano, Peschiera, Lazise), se si vuole passare lungo lago o nell’entroterra.
Nella parte nord stanno collegando Riva del Garda con Limone e con la famosa ciclabile sospesa. Rimangono gli snodi da Limone fino a Gargnano, Toscolano, Maderno. L’idea è che per il 2022 sia tutto finito.
La ciclabile sospesa di Limone del Garda
Certo è che la ciclopista di Limone è stata una grossa operazione di marketing. Mi sono trovato spesso delle richieste di gente che venivano a noleggiare le bici a Peschiera, dall’altra parte del Lago, perché pensavano di andare a fare tutta la ciclabile fino a Limone.
Quel pezzo è lungo 2 km, c’è a chi piace e c’è a chi non piace. La gente rimane a volte delusa perché
bisogna arrivare fino a Limone in macchina e a Limone non è facile parcheggiare, perché il paese è piccolo e sotto una montagna, quindi gli spazi sono abbastanza ristretti. E poi perché sono 2 km, sono dieci minuti di pedalata il tempo di farsi il selfie per dimotrare che sei stato sulla ciclabile e tornare indietro.
Stiamo aspettando tutti la fine di quest’opera perché porterà sicuramente vantaggi a tutti quanti: albergatori, noleggi e chi fa bike tour esperienziali come me.
Le 3 principali piste ciclabili tra lago di Garda e Verona
Questo non toglie che tutto il territorio si è comunque già organizzato con piste ciclabili e percorsi cicloturistici. Nella nostra zona sono state realizzate delle piste ciclabili soprattutto a carattere escursionistico, come quella lungo il Mincio, dove la pista ciclabile in parte recupera il sedimento di una ferrovia dismessa e in parte sfrutta gli argini del fiume.
Le piste ciclabili permettono un po’ a tutti quanti, grandi e piccoli di pedalare in sicurezza. Le principali ciclabili che ci sono sul territorio sono appunto la Peschiera-Mantova che corre per 45 km lungo il Mincio da Peschiera del Garda fino a Mantova passando per borghi importanti come Borghetto sul Mincio. Oppure abbiamo la Garda-Bardolino-Lazise-Peschiera del Garda che è una ciclopedonale facile, adatta a tutti.
Attenzione però che nei centri storici toccati da questi percorsi, soprattutto durante il periodo estivo, le biciclette devono essere condotte a mano.
La terza importante pista ciclabile corre lungo il fiume Adige, che è stato sfruttato su entrambe le sponde. Da un lato abbiamo come detto la Ciclopista del Sole mentre dall’altra parte, verso la Valpolicella, c’è la Terra dei forti, così chiamata perché si percorrono dei tratti dove si possono ammirare dei forti di origine austriaca costruiti quando qui si trovava il confine tra il Lombardo-Veneto e il Regno d’Italia.
I parchi cicloturistici del veronese
Ma il territorio veronese si è organizzato per favorire il turismo rurale e il turismo lento non solo con le piste ciclabili, ma anche con veri parchi cicloturistici. Questi percorsi hanno la caratteristica di sfruttare quello che già c’è, cioè piste ciclabili preesistenti, strade di campagna o strade bianche, strade di vicinato e infine strade secondarie a bassa percorrenza.
Questo permette ai turisti di entrare all’interno dei vari borghi e dei vari paesi, presenti sul nostro territorio e spesso succede che i turisti, soprattutto stranieri, prediligono muoversi lungo questi percorsi perché vivono in pieno il valore del territorio. Cioè si possono muovere libertà e possono toccare con mano le campagne e muoversi direttamente nelle vigne.
Cartelli dei percorsi cicloturistici nella regione Veneto
La regione Veneto ha da sviluppato un sistema di tabelle indicatrici per quanto riguarda i percorsi cicloturistici. Questi cartelli direzionali o bidirezionali hanno sfondo marrone come tutti i cartelli turistici e presentano l’indicazione delle destinazioni con la relativa distanza.
[foto cartello lago di garda-venezia]
Per esempio questo indica il percorso lago di Garda-Venezia, un percorso molto bello che la regione Veneto ha realizzato partendo da Garda e che arriva fino a Venezia, per un totale di 185 km ed è contrassegnato come I1, itinerario 1.
Sulla tabella compare anche l’indicazione di eventuali percorsi Bicitalia attraversati. Siccome questi percorsi spesso sono stati realizzati anche in collaborazione con Fiab, hanno utilizzato quella che è la rete cicloturistica dei percorsi Bicitalia.
Visto che siamo nella regione Veneto, in azzurro compare lo skyline della basilica di San Marco.
Come si crea un percorso cicloturistico
– Fabio, l’altra volta ci dicevi che hai partecipato alla tabellazione di alcuni percorsi. Ci puoi spiegare esattamente in cosa consiste questa attività?
– Sì, ho partecipato alla fase finale del progetto di tabellazione dei percorsi delle Terre del Custoza.
Cosa succede? Si individuano intanto quelli che sono i percorsi e le strade e si vogliono utilizzare: secondarie piuttosto che le strade di campagna. Le strade di campagna ovviamente non devono essere strade ad uso privato, a meno che il proprietario del terreno della strada non abbia interesse che il percorso passi sulla sua area, perché magari ha un agriturismo o un’azienda agricola e gli fa piacere offrire qualcosa al cicloturista. Dopodiché i percorsi vanno messi in rete.
– Quindi si parte dalla ricerca di punti di interesse e si cerca di collegarli in modo che il tragitto sia piacevole e sicuro?
– Esatto.
– E dopo si cerca di capire di chi sono quelle strade, se vi si può accedere liberamente e poi si piantano i cartelli dopo aver chiesto le opportune autorizzazione?
– Viene incaricata una ditta che si occupa della realizzazione grafica della cartellonistica e poi si procede nei vari punti di snodo al montaggio dei cartelli stessi.
La cosa che in più che è stata fatta nel Custoza e negli altri parchi cicloturistici sono delle tabelle verdi che raccontano la storia del territorio, mostrano dove ci si trova è riportano la mappa completa del percorso delle Terre del Custoza. Ci sono anche i loghi dei comuni che hanno aderito a questo progetto, le foto principali del territorio e tutte le informazioni turistiche, in italiano e in inglese.
Il parco cicloturistico delle Terre del Custoza
Nel Custoza la realizzazione del parco cicloturistico è partita nel 2007 ed è terminata nel 2014. I comuni di Sommacampagna, Villafranca, Valeggio, Sona e Bussolengo hanno realizzato 150 km di percorsi cicloturistici su strade secondarie a bassa percorrenza, strade di campagna e piste ciclabili.
Si tratta di un grosso progetto perché le Terre del Custoza sono in mezzo a due grosse zone di flussi turistici: il lago di Garda e Verona. È la zona delle colline moreniche, poco sfruttata dal punto di vista turistico, anche se molto bella grazie alla presenza di vigneti.
Il Custoza e il Bardolino sono i vini principali che vengono prodotti qui. Lo scenario cambia in continuazione perché parliamo di colline, quindi ci sono anche percorsi che hanno dei dislivelli. Si possono andare a visitare borghi storici come Custoza con l’ossario in ricordo delle battaglie risorgimentali, o Villafranca di Verona che ha un castello di origine Scaligera.
In questo caso si è optato per fare 11 percorsi singoli, ognuno con la sua numerazione. Dove vengono intersecati percorsi Bicitalia è stata riportata anche la dicitura del percorso di Bicitalia Fiab e in più è stato aggiunto il logo delle Terre del Custoza.
Del parco ovviamente esiste un sito internet ed esistono delle cartine che le strutture ricettive e i noleggi hanno a disposizione per i clienti che vogliono percorrere questi percorsi. Non sempre sono su piste ciclabili, però sono tutte strade secondarie a bassa percorrenza e strade di campagna che permettono di pedalare comunque in assoluta in tranquillità.
Questo è stato il primo parco cicloturistico nato nel 2014 e negli ultimi due anni ne sono nati altri due.
Il parco cicloturistico della Valpolicella
L’anno scorso a ottobre è stato inaugurato il parco cicloturistico della Valpolicella.
Il parco abbraccia un’area molto importante perché il Valpolicella rappresenta uno dei vini più importanti del territorio in ambito nazionale e internazionale.
Gli otto comuni dell’area della Valpolicella, per riqualificare e aumentare la presenza turistica nel loro territorio, hanno realizzato altri 200 km di percorsi cicloturistici, divisi in 17 itinerari che vanno da Verona per tutto l’entroterra della Valpolicella.
– Sono tantissimi 200 km!
– Eh sono tantissimi sì, ma nascono dentro un’area è molto grande rispetto a quella delle Terre del Custoza perché in Valpolicella si arriva a fare percorsi anche di media montagna.
I progettisti tra cui l’ingegner Passigato, del corso dell’Università di Verona di Promotore della mobilità ciclistica, hanno ideato due anelli: uno su strade secondarie a bassa percorrenza e di campagna, che rimane in media collina, un po’ come quello delle Terre del Custoza, e uno che sale un po’ più in alto fino a visitare ad esempio il borgo di San Giorgio Ingannapoltron, con una una salita di 5 km abbastanza impegnativa. Lungo questo secondo anello si vedono i famosi terrazzamenti dei vigneti della Valpolicella.
Anche in questo caso la cartellonistica su sfondo marrone con indicate le località che si possono raggiungere, la bicicletta per segnalare che sono percorsi cicloturistici e il numero del singolo percorso, in questo caso su sfondo rosso per differenziarlo e mettere un po’ più in evidenza i numeri dei singoli percorsi.
Anche qui ci si muove sempre su strade bianche, si entra all’interno dei vigneti e in alcuni casi si passa proprio vicino ad alcune aziende vitivinicole. Quindi si ha la possibilità di vivere appieno la Valpolicella tra borghi e vino.
Il cammino del Bardolino
L’ultimo parco cicloturistico è quello del cammino del Bardolino.
Qui ci troviamo nel primo entroterra del lago di Garda con altri 150 km di percorsi cicloturistici e trekking. Anche questi si sviluppano su strade secondarie a bassa percorrenza e anche qui ci si immerge nel cuore del Bardolino tra vigneti e uliveti, andando a visitare piccoli borghi caratteristici come Costermano, come Garda o Rivoli Veronese.
L’unica particolarità è che le indicazioni, da un punto di vista grafico, sono diverse perché si tratta do percorsi dove si può andare anche a piedi e le linee guida della regione Veneto prevedono che in questo caso le tabelle siano bianche con sfondo rosso.
Quindi ecco altri 150 km di percorsi che da una zona di massa come Lazise e Bardolino del lago di Garda, ti portano in un attimo nell’entroterra delle colline moreniche a esplorare un territorio assolutamente fantastico.
Cicloturismo per tutti i gusti intorno al lago di Garda
– C’è di che pedalare! Mi sta venendo voglia di passare le vacanze estive da quelle parti.
– C’è da pedalare sì, perché tra Verona e il lago di Garda ci sono 500 km di ciclabili e percorsi cicloturistici ormai! E anche se uno che volesse organizzarsi una vacanza di più giorni o un weekend ha di che muoversi. Di cose da vedere ce ne sono tante rimanendo anche in un percorso di massimo 40-45 km, senza dover fare maratone o granfondo.
La cosa bella è che spesso sono percorsi adatti a tutti e anche la famiglia coi bambini, scegliendo tra questi percorsi può organizzarsi la sua vacanza. E se uno è in difficoltà, in qualsiasi momento può scegliere di tornare indietro o accorciare o allungare il percorso.
– E in ogni caso per chi non se la sente di andare da solo c’è Bike experience…
– Be’ poi ci siamo sempre noi come Bike experience che accompagniamo le persone, le portiamo a scoprire quei segreti un pochettino più nascosti di questo territorio, magari raccontando le vicissitudini storiche, la parte naturalistica di come sono nate le colline moreniche e tante cose in più che possano allietare la giornata a 360 gradi e passare una giornata in bicicletta senza accorgersene.
Anche questo piccolo excursus permette a tante persone di scegliere il lago di Garda come prossima destinazione per fare turismo esperienziale, turismo lento e rurale. Il territorio è diventato veramente accogliente e bike friendly.
– Ti ringrazio Fabio per aver fatto scoprire questa parte di Veneto a tanti che probabilmente non ci sono mai stati a pedalare.
– Vi aspettiamo in tantissimi a braccia aperte! Ciao a tutti e grazie mille.