Manifesto dello slow marketing
Perché il marketing NON dovrebbe essere finalizzato alla vendita
Questo è il tentativo di stendere alcuni principi chiave per un marketing diverso, lento: lo slow marketing.
È un processo in fieri, che potrà essere perfezionato con il tempo ed è anche il primo passo importante per una nuova serie di contenuti che troverai sul blog di Bike for Good.
Lo slow marketing non è qualcosa che ho inventato io, ma è una concetto che mi ha catturato e che può descrivere il mio approccio nel fare marketing per piccoli business bike friendly o trasformativi (esperienziali, di crescita personale o nel campo del benessere).
Che cos’è lo slow marketing
Slow marketing significa:
- un maggiore connessione con le persone,
- una maggiore comprensione,
- una maggiore trasparenza,
- un maggiore impegno e
- una maggiore coerenza.
Lo slow marketing è basato sul lavoro onesto, sulla reputazione, sul chiarire che cosa facciamo, come lo facciamo e per chi lo facciamo.
Come lo slow food è nato per contrapposizione al fast food, una cucina industrializzata e di bassa qualità, lo slow marketing si contrappone a un marketing basato sull’urgenza e sull’avidità.
Un approccio di questo tipo, esclusivamente finalizzato alla vendita e al profitto, non funziona più nel mondo digitale, specialmente per alcuni tipi di business.
Lo scopo dello slow marketing
Il marketing ha bisogno di tempo.
Bisogna curare i piccoli dettagli e maturare la conoscenza delle esigenze del nostro pubblico.
Se l’obbiettivo del marketing tradizionale è quello di fornire un collegamento tra il potenziale cliente e il prodotto per generare una vendita, quello dello slow marketing è quello di creare una connessione tra il tuo potenziale cliente e te, per capire se può nascere una collaborazione, che sia proficua per entrambi.
Ci vuole tempo per entrare emotivamente in contatto con ogni cliente. Come per tutte le cose, ci vuole una cura costante per coltivare il rapporto con lui, perché si crei identificazione e una relazione duratura e fedele.
Lo slow marketing è utile, liberatorio, coraggioso e incoraggiante.
Lo slow marketing è un marketing etico che aiuta il potenziale cliente a raggiungere la trasformazione che sta cercando. Non inducendo un bisogno, ma alleviando una sofferenza o provando a esaudire un suo desiderio.
I primi passi nello slow marketing
Se lavori nell’ambito delle esperienze trasformative, del cicloturismo o comunque il tuo è un progetto sostenibile o bike friendly, il tuo scopo è senz’altro nobile, ma devi comunque entrare in contatto con il tuo potenziale cliente e capire con lui se quella di lavorare con te sia la scelta giusta da fare.
Nei miei articoli proverò a darti qualche consiglio, ma se hai budget sufficiente potrebbe essere una buona idea affidare il lavoro all’esterno.
Anche perché in questo modo, da una parte il marketing sarà svolto da qualcuno con uno sguardo più distaccato e dall’altra ti permetterà di concentrarti sulla creazione del tuo servizio e della tua esperienza.
Ad ogni modo, la prima cosa da fare è capire il tuo cliente e dargli o darle tutto quello di cui ha bisogno per aiutarli a capire se possono trarre beneficio dai tuoi prodotti o servizi.
Il mercato, il cliente, il prodotto e i canali da attivare
1) Il primo passo che dovrai fare è quello di studiare il tuo mercato, che è lo spazio in cui ti muovi e interagisci.
Chiediti che strategia utilizzano i tuoi concorrenti, quali canali utilizzano e come lo fanno. E che cosa non fanno e perché?
Che cosa potrebbe differenziare il tuo progetto da quello dei tuoi principali concorrenti?
2) Dopo aver studiato il mercato, dovrai concentrarti sul cliente.
Chi è? In cosa crede? Come si comporta? Dovrai imparare a tradurre il tuo punto di vista in quello del cliente e per farlo dovrai capirlo.
3) La terza cosa da studiare sarà il tuo prodotto o servizio.
Questa sembra la parte più facile, ma ancora una volta dovrai sforzarti di usare lo sguardo del tuo cliente potenziale.
Cosa vede nel tuo prodotto? E quindi come va proposto il tuo servizio? Qual è il modo migliore per farlo conoscere?
Non ci sono tecniche segrete per questo tipo di marketing, se non l’ascolto continuativo.
4) I canali da prediligere sono quelli in cui la comunicazione è meno mediata e più diretta.
In questo modo, anche il tuo potenziale cliente non si sentirà sotto pressione. Al contrario si sentirà ascoltato, unico e speciale.
E tu non apparirai come un semplice venditore, ma assomiglierai più a una guida.