Marketing video per attività bike friendly e cicloturismo
Se ti proponessero un video professionale per il marketing della tua attività o del tuo progetto bike friendly?
Quale sarebbe il tuo primo pensiero?
Quando si parla di realizzare un video di solito le reazioni sono di 2 tipi:
- Esaltazione
- Preoccupazione
A quella delle 2 categorie appartieni?
Spesso chi non sa nulla o quasi di ciò che comporta la realizzazione di un video professionale si esalta all’idea di poterne fare uno.
Mentre quelli che sanno l’impegno e il costo che può avere di solito si spaventano un po’ all’idea.
L’altra faccia della medaglia è che il digital marketing è fatto in gran parte di video (trovi qui qualche dato).
E sembra che basti un cellulare e un po’ di ispirazione per realizzare video che funzionano.
A volte è così, ma il successo è comunque difficile da ottenere e l’improvvisazione non dà risultati a lungo termine.
I video sono un potente mezzo di marketing
I video sono un mezzo affascinante, molto potente per far passare un messaggio legato alle emozioni, ma anche complicati da realizzare e costosi.
Certo, le cose sono cambiate molto rispetto a quando l’unico modo per farsi pubblicità con un video era la televisione.
Ora la tecnologia permette costi irrisori rispetto a quelli di poche decine di anni fa e le piattaforme sulle quali poter vedere un video si sono moltiplicate enormemente, grazie a internet e ai social media.
I video sono ora un mezzo di promozione accessibile a chiunque.
Anche i privati e le piccole realtà possono sfruttare il potere delle immagini in movimento per far conoscere il proprio brand e promuovere i propri prodotti e servizi.
Tuttavia, il video rimane uno dei media più complessi da gestire, in termini di tempo e risorse.
Soprattutto se consideri il fatto che per essere visibile sui social media, c’è bisogno di una produzione costante di contenuto.
Aggirare il problema concentrandosi su altre tipologie di mezzi comunicativi non è una soluzione valida.
Rinunciare ai video come mezzo di promozione potrebbe voler dire rinunciare a comunicare con una grossa fetta di pubblico.
Secondo alcune ricerche, l’80% delle persone preferisce conoscere prodotti e servizi attraverso un video piuttosto che attraverso la lettura di un testo.
Usare i video per fare marketing in modo intelligente
Come si esce da questa impasse? Come è possibile produrre una lunga serie di video, visto il tempo e i costi che richiedono i video?
Seguimi e proverò a spiegarti.
Per prima cosa, lasciami ricordare che un video può essere utilizzato in tutte le fasi di avvicinamento al potenziale cliente, può essere usato per attirare attenzione e può essere usato per entrare in relazione con lui o lei e MERITARE la sua fiducia.
Un video, mille funzioni
Possiamo declinato un video come short format content, e diffonderlo su specifiche piattaforme di engagement, o può diventare un long format content per spiegare per esempio le caratteristiche del tuo prodotto o servizio.
Con un video puoi cavalcare il trend del momento (se conosci i tormentoni di TikTok, sai benissimo di cosa parlo), oppure puoi creare un contenuto sempreverde che risponde a una domanda ricorrente (una cosiddetta FAQ) sul tuo prodotto.
Se ospitato sul sito o su piattaforme che premiano per lungo tempo un video di valore (come succede su YouTube) un video long-tail o sempreverde può portare frutti anche molto dopo che è stato realizzato.
Ma è necessario produrre video anche per i social come Facebook in cui dopo qualche giorno il contenuto diventa praticamente invisibile ai tuoi potenziali clienti.
I video aiutano in modo efficace a differenziarti e a “posizionarti” nella mente del possibile cliente, quando passerà in rassegna tutte le possibilità di scelta.
Per farlo, devi comunicare ai tuoi possibili clienti in modo costante, che cosa ti differenzia.
I 3 principi cardine da rispettare per farlo sono
- Regolarità
- Engagement
- Autenticità
Nel marketing, del video non si butta via niente
Costanza e regolarità sono il primo principio da rispettare per una comunicazione efficace.
Se, come detto, i video sono costosi da produrre, è anche vero che sono facilmente riutilizzabili, in diversi formati e durate.
I video sono fatti di immagini, sono fatti di audio e quindi anche di testo, che possono essere scorporati e riutilizzati in media e canali specifici.
E possono anche essere tagliati in brani più piccoli e sfruttati in maniera differente per completare la strategia di marketing.
Da un contenuto long format, si possono ricavare molteplici contenuti short format.
Da un video si può trarre per esempio:
- Un episodio per il podcast
- Reels di pochi secondi per Youtube, Instagram, TikTok
- Pillole per Facebook
- Uno o più articoli testuali
- Idee per infografiche
- Immagini da pubblicare sui social
Con un intervento di sola post-produzione, un video pensato per un mezzo generalista può essere rimontato per adeguarsi a uno specifico target sui social media.
Concentrandosi per esempio su uno solo dei protagonisti che apparivano nel video iniziale o un tema specifico.
Oppure il girato può essere usato per presentare una singola caratteristica del tuo prodotto o servizio.
Una clip generica con una scritta che può cambiare all’occasione, può servire per veicolare messaggi puntuali e sfruttare magari i trend del momento.
O ancora puoi creare un backstage, format ottimale per comunicare la tua autenticità. In un backstage, può conoscere le persone che lavorano per rendere unica la sua esperienza e stimolare l’empatia.
Catturare l’attenzione. L’inizio del marketing funnel
I diversi tipi di video e di contenuto così ottenuti possono essere distribuiti in diverse fasi del marketing funnel.
I video più generalisti sono maggiormente adatti al TOFU (top of the funnel), ovvero alle fasi di Awareness della tua strategia di comunicazione. La fase in cui il potenziale cliente fa la tua conoscenza.
In questa fase si usano prevalentemente brevi video per pubblicità a pagamento o video con del testo per i social media.
Soprattutto in questa fase di scoperta, in cui hai bisogno di catturare l’attenzione il fattore engagement ha molta importanza.
Sui social media hai pochissimi secondi per far fermare il rapido scorrere dei contenuti a parte del fruitore.
Si inizia di solito con un gancio (hook) che catturi l’attenzione.
Per esempio possiamo iniziare con una domanda provocatoria o un dato sbalorditivo. Si passa poi spiegare meglio di cosa si tratta, ma il ritmo deve essere incalzante e le informazioni interessanti.
Educare e coltivare la relazione con il potenziale cliente
Per la fase della Consideration, quando il potenziale cliente si incuriosisce alla tua offerta, si possono usare video più personali che raccontino la vostra vita quotidiana. Possono essere video prodotti direttamente per il social o delle dirette.
Si possono realizzare anche video che raccontino le esperienze che si possono fare nella vostra zona o grazie al servizio che offri. Se sei un albergatore puoi prendere per mano il potenziale cliente e mostragli non solo la tua struttura, ma il territorio e le cose da fare quando saranno da te.
Nella fase di Conversion, quando il potenziale cliente deve decidere se acquistare il servizio, si possono usare video specifici per campagne di retargeting che l’algoritmo farà vedere a chi ha già interagito con i tuoi contenuti o è entrato in contatto con te.
Puoi inviare video personalizzati anche tramite e-mail e registrare testimonianze dei tuoi passati ospiti e clienti. E puoi raccontare nel dettaglio i tuoi servizi e il lavoro che c’è dietro.
Spero di averti dato qualche spunto di riflessione con questa panoramica, non certo esaustiva, di quello che si può fare con una strategia di marketing basata sui video.
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