Parco del Lura: perché è l'itinerario perfetto per la bicicletta
Sei qui per conoscere meglio il Parco del Lura? Vuoi sapere se valga la pena percorrerlo in bicicletta?
Sei nel posto giusto!
Nei prossimi paragrafi ti racconterò qualcosa del parco e ti darò alcune utili indicazioni su come preparare al meglio la tua escursione, frutto dell’esperienza maturata nelle mie uscite.
Pronto? Saltiamo in sella!
La rete ciclabile del Parco del Lura
Innanzitutto, devi sapere che il Parco del Lura è una sottile striscia verde che segue appunto il corso del torrente Lura da Cassina Rizzardi fino a Saronno e poi fino a Lainate. Un corridoio verde che garantisce biodiversità, come recita la log-line del sito web. Una striscia che unisce le province di Como e di Varese, fino a lambire quella di Milano.
Il percorso di ciclabili realizzate al suo interno è ispirato al successo che hanno ottenuto gli itinerari disegnati nel vicino Parco delle Groane e che hanno decretato il suo successo presso i cittadini. Il parco è accessibile in diversi punti dai numerosi comuni attraversati.
La rete ciclocampestre prevede al momento 35km (qui puoi consultare la mappa interattiva) che aumenteranno nel futuro, dal momento che si prevede di inserirla nella rete internazionale. Diventerà infatti segmento dell’itinerario Eurovelo 5 che unisce la città di Londra con il Suditalia. Sarà dunque parte della Via Francigena, il percorso di pellegrinaggio più famoso d’Italia.
Il percorso ciclabile del Parco del Lura è stato disegnato per permettere la fruizione del parco in famiglia, per fare del cicloturismo (se non sei allenato puoi evitare la zona più a nord che presenta qualche salita in più) e passare qualche ora piacevole nel verde. Non è adatto a bici da corsa ma si può percorrere, con qualche variante per renderlo più vario e divertente, in mountain bike. Proprio come abbiamo fatto noi.
L’itinerario
L’itinerario è abbastanza facile, se percorso con la bici adeguata, con ruote spesse e copertoni tassellati, ma te lo sconsiglio se sei un principiante assoluto. Segue le ondulazioni della valle con i suoi saliscendi e qualche passaggio più ostico per via del fondo stradale realizzato con pietre e sabbia calcarea.
Lo puoi percorrere verso Nord in salita, o verso Sud in discesa e fare il ritorno (o l’andata) in treno, se non sei abbastanza allenato. Il parco è costeggiato dalla linea ferroviaria Milano-Como e le stazioni più vicine sono quelle di Saronno, Rovello-Manera, Lomazzo, Caslino e Cadorago. È proprio da Cadorago che ho ripreso il treno la prima volta che ho percorso il Parco del Lura, come ti racconterò tra poco.
Al momento, il percorso è realizzato interamente all’interno del parco tra Saronno e Cadorago ed è percorribile senza troppe difficoltà anche nei comuni di Caronno, Lainate e Garbagnate. Di prossima realizzazione il tratto fino a Cassina Rizzardi e un collegamento ciclabile con il Parco delle Groane anche a Cermenate.
Le mie escursioni in bici gravel e mtb
Come ti dicevo, avevo già percorso in tarda primavera il Parco del Lura, l’avevo percorso tutto da Sud a Nord, da Lainate a Cadorago. In realtà a Lainate c’ero arrivato in bici lungo il Villoresi partendo da Cernusco sul Naviglio. Arrivato a Cadorago avevo percorso oltre 60 km e per il mio allenamento non sarei mai riuscito a tornare indietro, quindi ho improvvisato e sono ritornato in treno fino a Monza e da lì di nuovo in bici lungo il Villoresi fino a casa.
La seconda volta l’ho ripercorso andata e ritorno in compagnia di un amico. E invece di seguire il percorso ciclabile ci siamo addentrati nei boschi seguendo single track non sempre ben segnalati.
Nel riprendere in mano la vecchia traccia gps del Parco del Lura, ho aggiunto un po’ di strada sterrata all’interno del parco delle Groane.
Il dislivello del tour non era molto, anche se con la mia bici gravel con ruote slick, la prima volta avevo patito le salitelle sdrucciolevoli. Ma per come me lo ricordavo, il percorso era ampio e ora, con qualche mese di allenamento in più nelle gambe, me la sarei potuta cavare.
Non c’era però tempo di andare fino al parco in bicicletta, né volevo andare fino a Lainate in auto. Quindi ho optato per far partire il nostro tour a Senago e ho composto la traccia usando la mia app di navigazione in bicicletta preferita: Naviki.
La traccia preparata con Naviki
Naviki ti permette di costruire una traccia manualmente o lasciando scegliere al suo algoritmo il percorso migliore. Puoi scegliere tra un percorso veloce per bici da corsa, uno quotidiano seguendo strade a basso traffico, uno cicloturistico che sfrutti piste ciclabili o ciclovie e uno per mountain bike. Io ho optato naturalmente per quest’ultima possibilità.
Ho impostato come punto di partenza un parcheggio nei pressi del parco delle Groane a Senago e, come punto di boa del nostro giro, Cassina Rizzardi a circa 30km di distanza e circa 300m più in alto.
Caricate le bici sull’auto abbiamo raggiunto, non senza qualche difficoltà per cantieri stradali e deviazioni, il parcheggio prescelto e siamo partiti. Abbiamo attraversato velocemente il parco delle Groane, percorrendo qualche grande strada deserta e qualche ciclabile sterrata.
Tra i campi abbiamo incontrato un crossista durante la sua sessione di allenamento leggero pregara. Ci ha accompagnati fino alla strada per il Parco del Lura. Una volta arrivati al torrente abbiamo subito preso la ciclabile sterrata che lo costeggia per poi lasciarla per un single track tra i prati.
A buona andatura abbiamo risalito il corso del Lura tra sentieri, ciclabili e tratti asfaltati. Abbiamo incontrato vari tratti con neve ghiacciata che abbiamo percorso con più cautela. Non sono mancati il fango, le pietre scivolose e qualche salitella impervia con radici e foglie. Nell’ultiima parte dell’itinerario abbiamo incontrato le salite con maggiore pendenza verso Cadorago, Fino Mornasco e Cassina Rizzardi.
Arrivati al culmine settentrionale del nostro tour, ho proposto al mio amico di fare meno sterrato e un po’ più asfalto al ritorno. Così ci siamo affidati al calcolo del solito buon Naviki, anche se a volte abbiamo abbandonato la traccia per seguire tratti di ciclabile sterrata che non avevamo fatto all’andata.
Alla fine sono stati 64km di saliscendi con 500m di dislivello totale un po’ più faticosi del previsto, ma comunque molto divertenti.
Il paesaggio boschivo, il torrente Lura stesso, la varietà del fondo e delle pendenze, le vedute pittoresche rendono il Parco del Lura perfetto per un’escursione per ciclisti moderatamente allenati.Click To Tweet
Scarica la traccia
Arrivato fino a qui hai sicuramente capito come il Parco del Lura sia un’ottima destinazione da attraversare in bici da trekking o cicloturismo e un bellissimo territorio dove fare una divertente escursione in mountain bike.
Ti ho raccontato quali sono state le mie esperienze nel parco e quali sono gli elementi a cui prestare attenzione: il fondo sconnesso e qualche saliscendi un po’ più impegnativo.
Spero di averti convinto a provare a percorrerlo! Se l’articolo ti è stato utile aiutami a diffonderlo sui social network che più utilizzi.
E visto che hai letto fino in fondo, ti lascio la traccia del nostro giro. Però attento ad alcune deviazioni ed errori! La mia traccia di partenza non era molto aggiornata e in due o tre punti ci siamo persi nei boschi. In più c’erano dei lavori lungo il percorso che hanno modificato il percorso ciclabile, ma quello dovrebbe essere più semplice da seguire.
E ora pedala! E quando ritorni non dimenticare di scrivere come è andata nei commenti a questo post.