Punzonatura. Un deterrente efficace contro i furti di biciclette?
Un progetto per contrastare il fenomeno delle bici rubate
Il proprio Codice Fiscale stampato in modo indelebile sul telaio della bicicletta, una carta d’identità della bici e una foto da inserire nel database a disposizione delle Forze dell’Ordine.
Questo è il servizio offerto dai volontari del progetto Bici Marcata, Bici Salvata, che il 27 settembre sono andato a trovare a San Donato Milanese.
Tre associazioni ambientaliste si sono unite per dar vista a un progetto teso a incentivare la mobilità ciclistica, cercando di contrastare uno dei principali motivi che frenano l’entusiasmo di molti all’uso quotidiano della bicicletta: i furti.
Il Sindaco Andrea Checchi e i volontari Annalisa Molgora e Matteo Vassallo mi hanno spiegato come si articola il progetto e come funziona la punzonatura del telaio di una bicicletta.
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Il progetto Bici Marcata, Bici Salvata
Basta fare visita al gazebo del progetto Bici Marcata, Bici Salvata con la propria bicicletta per certificarne la proprietà per mezzo della punzonatura del proprio Codice Fiscale sul telaio.
Nelle prime 3 tappe, sono state punzonate oltre 100 biciclette e il successo presso il pubblico è stato notevole – racconta la referente del progetto Annalisa Molgora. Lo scopo è quello di ridurre il fenomeno dei furti sul territorio comunale.
L’idea è nata dall’Esperto Promotore di Mobilità Ciclistica Marco Menichetti e promossa da 3 associazioni locali: Fiab Melegnano, WWF Martesana Sud Milano e Ripartiamo.
Il bilancio partecipativo
Bici Marcata, Bici Salvata è stato finanziato nell’ambito del terzo bilancio partecipativo promosso dall’amministrazione di San Donato Milanese.
La vittoria del bilancio partecipativo ha permesso di offrire il servizio di punzonatura in modo gratuito a tutti gli utenti.
Il Sindaco di San Donato Andrea Checchi spiega che cos’è il bilancio partecipativo: “Si stabilisce all’inizio dell’anno una certa cifra per il finanziamento di proposte e iniziative di cittadini e associazioni. Proposte che nascano quindi dal basso e siano appunto partecipate da molti cittadini.”
Come avviene la punzonatura?
La punzonatura – dice Matteo Vassallo, volontario di Bici Marcata, Bici salvata – è un processo meccanico di incisione a mezzo di una punta metallica del Codice Fiscale del proprietario sul telaio della bicicletta.
Si sceglie un punto visibile, perché funga da deterrente per i ladri. L’unico modo di eliminare il codice è quello di limare profondamente il telaio e questo rende difficilmente rivendibile una bici rubata.
Grazie al Codice Fiscale, tutte le Forze dell’Ordine sono in grado di risalire al proprietario della bici, anche se non sono a conoscenza del progetto Bici Marcata, Bici Salvata.
Un libretto e un dossier per studiare i furti
Dopo la punzonatura, al proprietario viene rilasciato un libretto di proprietà che permette un eventuale passaggio di proprietà. In questo caso, per vendere la bici è sufficiente avvisare i volontari di Bici Marcata, Bici Salvata, che si occuperanno di aggiornare il database a disposizione delle Forze dell’Ordine.
Oltre a ridurre il numero di furti e il traffico di bici rubate, il progetto ha lo scopo di monitorare il fenomeno dei furti e del vandalismo, grazie a un dossier per raccogliere dati sui furti avvenuti finora e sull’impatto che il progetto potrà avere sul fenomeno, nel corso del tempo.
Il questionario permetterà, tra le altre cose, di capire quali sono le zone più a rischio del comune di San Donato.
Incentivare l’uso della bici come mezzo privato
Quello di rendere meno appetibili ai ladri le biciclette, attraverso la punzonatura, è un modo di incentivare la mobilità sostenibile. “Le bici, insieme ai nostri piedi – dice Annalisa Molgora – sono il mezzo più ecologico e sano che esista. Fanno bene a noi e fanno bene all’ambiente.”
“Ridurre il più possibile i consumi e le emissioni di gas serra è un imperativo per la salvaguardia dell’ambiente e della nostra salute.”
“Vogliamo promuovere l’utilizzo della bici come mezzo privato per ogni occasione: per le commissioni, per lo sport, per lo svago e per andare al lavoro. Per questo cercheremo di attivare una collaborazione con le aziende del territorio per marcare le bici dei loro dipendenti.”
“Siamo costretti a cambiare i nostri comportamenti – chiosa il Sindaco Andrea Checchi – e ridare vita a un modo diverso di muoversi è un obbiettivo strategico che ogni Amministrazione, di qualsiasi colore politico, deve oggi attuare immediatamente, non tra un anno, ma subito!”