Quale bici scegliere per sfruttare il bonus mobilità 2020
Stai pensando anche tu a quale bici scegliere per approfittare del bonus bicicletta?
Stai pensando di comprare la tua prima bici di buon livello? Stai pensando a un mezzo affidabile e sicuro per iniziare l’avventura del bike to work?
In un altro post abbiamo spiegato in dettaglio come richiedere il bonus bicicletta, ora chiediamo qualche consiglio a Vincenzo Ornito, proprietario del negozio Le biciclette di Cinisello Balsamo su quale tipo di bicicletta comprare per sfruttare al meglio il bonus mobilità 2020.
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BfG – È un periodo di grande caos e fervore per l’industria della bicicletta.
Gli Italiani hanno riscoperto una passione per le 2 ruote. Stanno nascendo molte nuove infrastrutture ciclabili e il Governo sta finalmente cercando di incentivare la mobilità dolce con diverse agevolazioni, come il bonus bicicletta, grazie alle quali sempre più persone stanno mostrando interesse verso la bicicletta. Tanto che il fenomeno ha fatto parlare molti giornali di collasso della filiera dell’industria.
Vincenzo Ornito – Già dal 4 maggio stiamo vivendo un momento unico nella storia della bicicletta. Noi negozianti non trascorriamo meno di 15 ore al giorno in bottega e ogni giorno non ci sembra vero di quante persone vengano in negozio.
Vediamo cosa succederà nelle prossime settimane, perché a questi ritmi non so se sopravviveremo!
– In questo periodo molti stanno addirittura acquistando la loro prima bicicletta, e si chiedono quale bici scegliere. Che cosa ti senti di consigliare a chi si avvicina per la prima volta al mondo della bici?
– Il bonus bicicletta sta effettivamente creando un grandissimo movimento e un grandissimo interesse negli italiani e vengono in negozio persone che non avevano mai avuto una bicicletta.
Il consiglio che diamo è quello di non comprare per forza biciclette costosissime, ma di evitare anche la prima fascia di prezzo, per non comperare una bicicletta che potrebbe dare qualche problema già poco tempo dopo l’acquisto.
Fortunatamente il bonus ha permesso di alzare l’asticella degli acquisti e si vendono molte bici di fascia media o alta.
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Quale bici scegliere per il bike to work
– L’opportunità offerta dal bonus mobilità ha suscitato l’interesse di molti anche a provare ad andare a lavorare in bici, di fare cioè il cosiddetto bike to work. Che cosa suggerisci al lavoratore ciclista? Quale bicicletta deve scegliere e come dovrebbe essere equipaggiata per il tragitto casa-lavoro?
– Le biciclette più adatte all’utilizzo quotidiano e al bike to work sono indubbiamente le city bike o le ibride. Le caratteristiche che devono avere queste biciclette sicuramente robustezza, non biciclette troppo leggere con gomme non troppo strette, scorrevoli ma abbastanza larghe da garantire un certo comfort e una certa sicurezza.
Ovviamente dovrebbero essere biciclette munita di parafanghi e di tutti quegli accessori di sicurezza come le luci, il campanello, i catarifrangenti che che io consiglio sempre di avere sulla bicicletta per rendersi il più visibili possibile.
Il portapacchi è utile per eventualmente portare una borsa.
Non c’è bisogno di comprare una bici costosissima, ma che sia una bici meccanicamente sicura.
Quanto spendere per un buon lucchetto per biciclette
– E anche dal punto di vista dell’antifurto consigli qualcosa?
– Questo è un altro argomento molto importante! Spesso la gente compra biciclette da varie centinaia di euro, ma poi acquista lucchetti da 10 euro che si aprono facilmente.
Il consiglio che diamo noi è sempre quello di investire sul lucchetto.
In Italia si pensa che spendere 50 o 60 euro sul lucchetto sia folle. In realtà spesso il valore che si deve dare ad una bici non è solo quello del prezzo della bici in sè, ma anche quello del servizio che ti dà la bici. Perché se ti rubano la bicicletta all’uscita del lavoro hai perso magari delle ore, oppure se se ti rubano la bici prima di andare al lavoro magari perdi una giornata di lavoro.
Per questo consiglio sempre di comprare dei buoni lucchetti, insieme a una buona bicicletta.
Perché scegliere una bici elettrica
– Ultimamente abbiamo assistito ad una crescita rilevante delle vendite delle cosiddette e-bike, le biciclette elettriche o a pedalata assistita.
Che cosa pensi di questo movimento che sta interessando non solo i ciclisti, ma appunto anche persone che magari prima non andavano in bicicletta, fino addirittura ad arrivare ai motociclisti enduristi che si avvicinano alla pratica sportiva dell’e-bike?
– Le biciclette elettriche sono sicuramente un’altra interessante novità degli ultimi anni. Se ne vedono sempre di più. Sempre più utenti sono interessati all’acquisto di questi mezzi che seppure costosi, sicuramente sono più economici di mezzi come gli scooter, i motorini o le moto.
Le bici elettriche rispettano l’ambiente e ti fanno fare anche attività fisica, sia per un utilizzo sportivo che per un utilizzo quotidiano, come mezzo alternativo per spostarsi o per andare a lavorare.
Più passa il tempo e più la tecnologia mette a disposizione anche degli ottimi prodotti a dei prezzi accessibili a
tutti, non più come le prime che erano costosissime.
Le bici più vendute in questo periodo
– Se dovessi fare una statistica, qual è la bicicletta più richiesta qui nella città metropolitana di Milano nelle prime settimane post-Covid, in cui è in vigore il bonus biciclette?
– C’è un grandissimo interesse per le biciclette gravel. Le gravel sono sono biciclette per utenti già appassionati, ciclisti già esperti, ma sono biciclette veramente a 360 gradi. Le bici gravel possono essere usate per andare al lavoro, ma anche per un utilizzo sportivo che va dall’asfalto, alle piste ciclabili, allo sterrato. Sono biciclette veramente a tutto campo.
Un grande interesse lo abbiamo riscontrato anche per le city bike, per le biciclette da città di un certo livello. La gente finalmente ha capito che il mezzo più veloce, il mezzo più economico rispetto a tutti gli altri mezzi di trasporto, soprattutto in città facili come la nostra Milano, è la bicicletta.
E direi che non si vendono più solo biciclette della grande distribuzione ma anche biciclette urbane e city bike già da qualche centinaio di euro. Mentre prima il grosso delle vendite era dato da biciclette della grande distribuzione, biciclette dal valore di poco superiore alle 100 euro.
– Dalla fine degli anni ’80 e primi anni ’90 la mountain bike ha invaso il settore ciclo in Italia diventando la fetta di mercato più importante per tutti i costruttori. In questo momento la mountain bike continua a fare la padrona del mercato o è stata un po’ ridimensionata?
– In effetti la mountain bike a non è più la bicicletta che fa da padrona nel mercato, ma direi che è stata sostituita dalla gravel.
Soprattutto in territori come il Nord Italia, dove ci sono tante piste ciclabili e tanti percorsi adatti a questo tipo di bicicletta, la gravel è la bicicletta che ha conquistato in buona parte quell’utilizzatore della mountain bike non la usava in modo specifico, ma usava magari la mountain bike per fare trekking, lungo le ciclabili o nei parchi.
Ma la gravel è una bicicletta che non solo va a sostituire la mountain bike, ma in un certo qual modo va a sostituire anche la bicicletta da corsa, quindi la gravel ha abbracciato sia i ciclisti della strada che i ciclisti del fuoristrada.
In questo momento, non solo in Italia ma anche in Europa la bicicletta a mio avviso più venduta e più interessante è la gravel.
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