Randonée: cosa sono e quali sono le migliori
Quali sono gli ingredienti per una randonnée di successo?
Tra le persone che ho invitato a parlare a Cascina Nascosta lo scorso 18 gennaio alla tavola rotonda su eventi ciclistici e territorio c’era Roberto Moscatelli.
Roberto non è un organizzatore di pedalate come gli altri ospiti, ma l’ho invitato per avere il punto di vista di chi partecipa a numerosi eventi ciclistici in giro per l’Europa, e per sapere come vive il territorio un ciclista come lui che nel 2023 ha percorso 19000 km in bicicletta, molti dei quali nel bike to work, andando al lavoro in bicicletta.
Roberto Moscatelli è un ciclista a tutto tondo che si è impegnato molto per rendere bike friendy la sua azienda e con notevoli risultati (leggi qui la storia), ma è anche uno che fa vere e proprie imprese ciclistiche
Roberto infatti è un randonneur che in questo video e nell’articolo più sotto ci racconta che cosa sono le randonnée, quali sono le più belle randonnée che ha fatto.
Cosa sono le randonnée
Le randonnée non sono delle gare. O meglio non sono delle gare in cui viene stabilita una classifica. Viene assegnato un percorso che può essere di 200, 300, 400, 600, 1000, 1200 o 1600 km, da completare in un certo tempo. Il tempo è ovviamente proporzionato alla distanza e al dislivello.
Chi partecipa deve fare dei calcoli.
Per darvi un’idea, in genere una 200 km bisogna farla entro 13 ore. C’è una velocità minima e una velocità massima.
La velocità minima è quella che ti consente di arrivare nel tempo massimo assegnato e che in genere è intorno ai 13-14 km all’ora di media comprese le pause.
Ma c’è anche una velocità massima, proprio perché non essendo delle gare, bisogna porre un limite per cui se io arrivo troppo presto a un punto di controllo devo aspettare finché il punto di controllo apra.
Perché ci sono dei punti di controllo lungo il percorso per definire se un partecipante è passato o non è passato.
Nei posti di controllo si timbra un cartellino oppure una tessera magnetica.
Sfida con se stessi e momento di incontro
La randonnée è una gara con se stessi. Se si arriva entro un certo tempo si è omologati, se si arriva oltre un certo tempo si è finisher ma non si è omologati.
Per cui uno si mette un po’ in discussione, non va a competere con un altro, ma compete un po’ con se stesso.
Le randonnée sono momenti di d’incontro, perché a differenza delle granfondo, dove si sgomita già dalla partenza per per arrivare milleunesimi, qui visto che i ritmi sono più rilassati c’è la possibilità di conoscere un sacco di gente che è lì per divertirsi e godere del territorio.
In funzione di chi organizza queste randonnée ci sono dei passaggi in punti particolari del territorio e ovviamente anche il cibo ai ristori è in funzione di chi organizza questi eventi.
Per cui uno impara dall’esperienza a classificare le varie randonnée che ci sono.
È un calendario molto fitto, ma si possono scegliere quelle con un percorso sicuro, che permette di attraversare bei posti, che ha i ristori giusti…
Paris-Brest-Paris, Olimpiade delle randonnée
Per parlare delle randonnée più lunghe, le “randonnée monumento” diciamo, posso citare la Paris-Brest-Paris di cui indosso la maglia.
Praticamente è l’Olimpiade delle randonnée. È una delle prime nate. È nata a fine ‘900 e sono 12200 km da completare in 90 ore.
Si parte da Parigi, si arriva a Brest dopo 600 km, e si ritorna poi a Parigi attraversando un sacco di paesi che normalmente non sono interessati dal flusso turistico, perché rimangono una settantina di chilometri all’interno rispetto alla costa.
E siccome è un evento che viene proposto una volta ogni 4 anni, i paesini che si incrociano fanno un po’ una gara a creare degli eventi collaterali con tanto di ristori gratuiti.
Mi veniva da pensare a quello che viene fatto lungo il Po con L’Ingorda.
Le migliori randonnée internazionali e il loro indotto
Questi eventi collaterali sono il valore aggiunto che danno questi eventi. Oltre al ciclista che va lì per pedalare, c’è tutto un indotto che portato dai familiari che vanno al seguito.
Per esempio io quando sono andato a Parigi ero insieme ad Eraldo e le nostre mogli si sono aggregati a noi. Mentre noi pedalavo loro si sono viste a Parigi e sono andate un po’ in giro. Così crea tutto un un movimento che porta il territorio a crescere.
Di questi eventi ce ne sono a livello internazionale. C’è la Londra-Edimburgo-Londra, c’è la Madrid-Madrid e ce ne sono anche altre in Italia.
In Italia c’è l’Italia del Grand Tour, un circuito di 6 ultra randonnée che vanno dai 1000 ai 1600 km. Sono:
- la 1001 miglia, che parte da Milano e arriva a Roma;
- la Alpi 4000 che a tutte le Alpi partendo da Bormio arrivando al Col du Nivolet e ritornando a Bormio e finendo con lo Stelvio;
- la Transalp Rando che va fino in Slovenia;
- la 6+6 in Sardegna che sono due anelli da 600 km;
- la Sicilia no stop che parte ad anni alterni, un anno da Siracusa e un anno da Palermo e fa tutto il Periplo. Quest’anno a maggio andrò a fare la Sicilia non stop da Siracusa;
- la 999, che sono 999 miglia e non chilometri, per cui sono 1600 km, con partenza da Roma e arrivo ad Alberobello e ritorno. Tutto questo passando per la Costiera Amalfitana. A Roma si transita subito sull’Appia Antica che già quello è uno spettacolo.
Le randonnée sono eventi che se organizzati bene valorizzano il territorio e portano molto indotto.